La nostra Cucina

“La scoperta di un piatto nuovo è più preziosa per il genere umano che la scoperta di una nuova stella”. - Anthelme Brillat-Savarin
La cucina dei Giardini del Massimo è permeata da una forte identità siciliana, in cui i sapori tradizionali nascono dalla commistione di culture diverse, di sperimentazioni, di idee innovative che riformulano l’uso delle materie prime classiche dell’isola.
L’intera storia culinaria siciliana, e palermitana in particolare, poggia proprio su questi pilastri: contaminazioni, inclusione, creatività.
Una storia simile a quella del Teatro Massimo stesso, che dal suo vero inizio ha conservato le regole classiche di costruzione introducendo tecniche moderne con una lungimiranza senza pari, per continuare poi con la proposta di opere non sempre apprezzate, in un primo momento, per la loro diversità, ma che alla lunga sono diventate parte integrante e cuore pulsante della cultura teatrale.
La cucina dei Giardini del Massimo incrocia così la storia del Teatro, da cui trae ispirazione: l’idea comune è quella restituire ai palermitani uno spazio di cultura e convivialità, rendendo il Teatro stesso luogo simbolo del buon cibo, del buon bere, dello star bene.

“Mangiare è incorporare un territorio”. - Jean Brunhes
I piatti raccontano sempre delle storie.
Non fanno eccezione quelli di Giardini del Massimo, che seguono le vicende del Teatro stesso e narrano di una città in movimento e in evoluzione, di novità che miscelano continuamente il classico e lo declinano in formule inedite.
L’isola è terra di tradizione e classicismo, ma anche di mescolanza e rivoluzione: caratteristiche che il nostro menù ingloba in piatti che uniscono gli ingredienti in combinazioni inattese, accogliendo senza timore materie prime provenienti da altre culture e da altri territori.
È questo il vero segreto dell’identità siciliana, culinaria e non: un processo in continua trasformazione, dinamica nel tempo e nello spazio, mai ancorata a se stessa e sempre pronta a cambiare, senza porsi confini.
I nostri piatti parlano del Mediterraneo, della Sicilia e del Teatro: così intendiamo abbattere le barriere elitarie che per molti rappresentano le Arti, spostandole da una dimensione esclusiva a inclusiva, affinché siano fruibili da tutti.
La parola allo Chef
Gianvito Gaglio

“Mi piace condividere i sapori e i profumi della nostra sicilianità, ricordando, giocando e sperimentando con l’esperienza maturata in cucina in questi ultimi anni.
I piatti stessi sono pensati per essere mangiati in differenti modi: alcuni in un boccone, altri da assaporare con le mani e altri ancora in cui si ha la possibilità di mischiare una o più salse di accompagnamento.
La cucina è nutrimento e piacere: un viaggio sensoriale tra le emozioni e i ricordi, due ingredienti rilevanti nel mio ideale di cucina.
Per noi siciliani soprattutto, l’immagine della nostra terra è sempre legata alla cucina e al buon cibo delle mamme e delle nonne: le pollanche nei pomeriggi estivi, i babbaluci durante il Festino di Santa Rosalia, l’anguria fresca in riva al mare, i fichi d’india freddi a fine pasto, l’odore di carne arrostita per le vie della città, le arancine per Santa Lucia, il baccalà per l’Immacolata Concezione, l’urlo dei venditori nei mercati del Capo, di Ballarò e della Vucciria. Noi siamo così, riconosciamo nel cibo un gesto potente, primordiale e identitario.
Queste sono le stesse sensazioni, in fondo, che ogni palermitano e ogni palermitana provano di fronte al Teatro Massimo: è una certezza, un’ancora al centro della città che diventa punto d’incontro, un magnete che attira lo sguardo anche solo quando passi al suo fianco.
Il Teatro Massimo è la mia fonte di ispirazione per la cucina dei Giardini: le sue forme sono un inno all’equilibrio e all’armonia che cerco nei miei piatti, al contempo le tecniche innovative utilizzate per la sua realizzazione hanno la stessa impronta decisa delle mie sperimentazioni in cucina. La ricerca della tradizione e le ricette classiche non escludono affatto nuove formule e nuove idee, in sapori che si mischiano e sorprendono sia i palermitani che i turisti.
Vorrei che il ristorante del Teatro possa ravvivarsi con una linfa vitale gastronomicamente diversa, attraverso l’entusiasmo e la professionalità mia e della mia brigata”.
L'Aperitivo al Massimo

Serviamo l’aperitivo dalle 18.30 alle 21.00.
Potrai scegliere tra cocktail nazionali e internazionali, dai più classici a quelli di nuova concezione, accompagnati da succulente proposte gastronomiche.
Ristorante al Massimo

Il ristorante dei Giardini del Massimo è aperto dal martedì alla domenica dalle 12:30 alle 14:30 e dalle 19:30 alle 22:30. Potrai scegliere tra la Sala delle Volte, il Giardino oppure la Sala dei Dipinti, quest’ultima su prenotazione, con il suo esclusivo servizio e menu su misura.